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Letture

#librintasca

lamento di portnoy, philip roth

Stamattina sono uscita con un Roth* in tasca (e ho anche fatto un tweet scemo, ehm).

Tre cose sui #librintasca

  • mi piacciono i libri che riesco a finire in uno/due viaggi in tram (casa-lavoro = un’ora);
  • vorrei leggere dei “saggi da tasca”: suggerimenti?;
  • un consiglio di lettura: Tennis di John McPhee. Dentro c’è Livelli di gioco, pagine che restano in testa per un bel po’.

 

* propositi libreschi per il 2015: completare la collezione Philip Roth. Se prima mi piaceva e basta, adesso ne sono follemente innamorata.

3 Commenti

  • Un baule pieno di gente
    6 Marzo 2015 at 07:25

    Anche se nella sua conoscenza sono ancora indietro, concordo su Philip Roth.
    Credo che l’amore per i libri brevi sia una cosa che accomuna un po’ tutti i pendolari…
    Saggi da tasca?
    Per stare in tema Roth, Chiacchiere di bottega.
    Non è un saggio, ma si sa che Queneau sfugge ad ogni definizione, comunque direi Piccola cosmogonia portatile.
    E Elogio della mitezza di Norberto Bobbio?

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  • ivana
    13 Marzo 2015 at 18:53

    Io non vivo in città e per recarmi al lavoro devo usare l’auto, ma i libri da tasca li leggo nelle attese (dal medico, in posta…).
    Saggio da tasca? Allegro ma non troppo, di Carlo M. Cipolla. Ed. Il Mulino (beh, saggio è una parola grossa, ma tascabile lo è di sicuro, ed è molto divertente. Uhm, mi sa che per il doppio viaggio di un’ora di una lettrice supersonica sia troppo corto: dovrai portarne un altro di riserva)

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    • valentina aversano
      14 Marzo 2015 at 10:04

      Ciao Ivana, l’ho letto anni fa, ma mi hai fatto venire voglia di rileggerlo. Grazie! :)

      Reply

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