Sono una collezionista di newsletter: appena vedo un form di iscrizione non resisto, devo inserire subito il mio indirizzo mail.
Non amo molto le comunicazioni commerciali che mi pressano per approfittare dei soliti imperdibili sconti: le newsletter che colleziono io sono progetti curati, personali, con una linea editoriale riconoscibile.
Tempo fa ne ho raccolte un po’ in questa lista: adesso mi piacerebbe consigliare qualcosa di nuovo, un post alla volta.
L’altra biblioteca è un progetto di Cecilia Manfredi: arriva nella mia casella di posta il secondo e quarto lunedì del mese e mi parla di libri che meriterebbero attenzione, senza rincorrere le ultime uscite.
Quando ricevo una mail da Cecilia so già che scoprirò un tesoro: mi racconta in modo approfondito titoli che ha amato e che ha riletto prima di scriverne. I suoi sono i consigli di chi tira fuori da uno scaffale un’edizione dimenticata, magari scivolata via dal passaparola o nascosta tra le mille pieghe della storia dell’editoria, e la condivide per il piacere di farla scoprire ad altre persone.
Mi piace molto come mi fa entrare nei libri che sceglie: trascrivo qui un passaggio della newsletter dedicata ai Racconti ritrovati di Anna Banti:
L’arte può dare un senso di familiarità tanto estremo quanto improbabile. Pur non avendo mai letto quel libro (o visto quel quadro o guardato quel film o visitato quell’edificio etc.), fin dal primo approccio l’impressione sconcertante è che sia stato pensato apposta per noi o che siamo riusciti a commissionarlo slanciandoci in un tempo inaccessibile o in uno spazio lontanissimo.
È un modo criticamente solido di pensare all’arte? Non sempre, forse quasi mai.
Eppure questa corrispondenza diretta accade. A me, di solito, accade con i libri di Anna Banti.
Cecilia ha una cultura sconfinata: per ogni titolo che suggerisce c’è poi una sezione molto ricca, chiamata Panorami, dedicata a tutti gli spunti che le sono venuti in mente leggendo: altri libri, altri autori e altre autrici, film, riviste e altre cose curiose. E poi ancora: contenuti extra per costruirsi da soli altre mappe, altre biblioteche.
Il web è pieno di consigli di lettura, ma non sono poi così tanti i luoghi in cui trovare approfondimenti e soprattutto libri che non siano solo le ultime novità: si fa una gran corsa a parlare di titoli che poi spariscono dopo qualche settimana ed è un vero peccato perdersi tutto il resto.
Per fortuna c’è Cecilia: la prossima mail arriva il 27 luglio e io non vedo l’ora di scoprire di cosa parlerà.
(Foto: Valdemaras D. – Unsplash)
1 Commento
Cinque libri: Cecilia Manfredi | SignorinaLave
4 Dicembre 2020 at 09:02[…] newsletter di Cecilia Manfredi ho già scritto qui: sono sempre curiosa di leggere L’altra biblioteca perché ogni volta che compare nella mia […]