Ho messo insieme le ultime letture del 2020: novembre e dicembre sono stati mesi così pesanti che sembra siano durati il doppio. Non ho sempre avuto voglia di leggere, ma i libri restano sempre il trucco che conosco meglio per staccare la testa e dimenticarmi un po’ di tutto.
(Nelle puntate precedenti: i libri di settembre e ottobre)
Romanzi e memoir
- Il corpo in cui sono nata, Guadalupe Nettel, Einaudi – traduzione di Federica Niola
Non avevo mai letto Guadalupe Nettel e ringrazierò per sempre Nico per avermi suggerito di iniziare a scoprirla da qui, perché in questo memoir ho trovato intensità, grazia e una capacità di raccontare la famiglia e l’infanzia che mi ha lasciata ammirata. Mi ha sbloccato tanti ricordi personali e mi ha lasciata sottosopra come solo i libri SBAM sanno fare (quei libri da colpo di fulmine che mi aprono lo sguardo e mi trasformano un po’).
- L’ora di Agathe, Anne Cathrine Bomann, Iperborea – traduzione di Maria Valeria D’Avino
Ho comprato questo romanzo in una libreria in Austria solo perché nel titolo c’è il nome di mia figlia: poi, grazie a Instagram, ho scoperto l’esistenza dell’edizione italiana. L’ho letto in una giornata e l’ho trovato un libro coccola, una di quelle storie in cui ti senti a casa e al sicuro, con una copertina calda sulle spalle. È un romanzo che parla di rinascere quando meno te l’aspetti.
- Il sogno della macchina da cucire, Bianca Pitzorno, Bompiani
Anche qui siamo nel territorio dei libri coccola, quelli magari che non resteranno tra le letture della vita, ma che danno conforto come un brodino quando hai freddo. A Bianca Pitzorno devo tutto: mi ha accompagnata durante l’infanzia e ancora adesso Ascolta il mio cuore è uno dei libri più importanti della mia formazione come lettrice e come persona.
- Abbiamo sempre vissuto nel castello, Shirley Jackson, Adelphi – traduzione di Monica Pareschi
Come tutte le cose migliori, è arrivato per caso: amore folle e totale per questo libro capace di raccontare in modo modernissimo tanti aspetti della vita, soprattutto delle donne, intessendoli in una storia da cui è impossibile staccarsi. Anche questo è stato un libro SBAM.
- Divorare il cielo, Paolo Giordano, Einaudi
Di Paolo Giordano ho amato molto Il nero e l’argento e ancora adesso, a distanza di anni, ogni tanto mi capita di ripensarci. Di questa lettura mi è rimasta in testa soprattutto la prima parte perché dentro ci ho trovato una Puglia magnetica e un modo di scrivere della giovinezza che non dimenticherò.
- La bastarda di Istanbul, Elif Shafak, BUR Rizzoli – traduzione di Laura Prandino
Tempo fa ho chiesto al mio libraio Alessio di consigliarmi delle storie per volere bene al genere umano e grazie a lui ho scoperto questo romanzo che mi ha fatto bene in un momento particolare, quello della seconda ondata: l’ho raccontato qui, ospite del Calendario dell’avvento di Valentina Masullo.
Per studiare e pensare
- Come si fa una tesi di laurea. Le materie umanistiche, Umberto Eco, La Nave di Teseo
Ho trovato un’edizione vecchissima di questo libro sulla Bancarella del Professore a piazzale Flaminio, per me un posto sempre magico perché fa apparire il titolo giusto al momento giusto, un po’ come se fosse un messaggio in bottiglia dall’Universo. L’ho letto sentendo addosso una grande gioia, perché Eco sa trasmettere l’amore per lo studio come nessun altro e perché contiene dei suggerimenti secondo me molto utili per la progettazione creativa in generale. E poi alla fine mi è venuta una voglia fortissima di avere al più presto uno schedario tutto mio.
- Contagioso. Perché un’idea e un prodotto hanno successo e si diffondono, Jonah Berger, Sperling & Kupfer – traduzione di Paolo Lucca
L’aspetto che mi piace di più del mio lavoro è che mi costringe a non smettere mai di aggiornarmi: non si tratta solo di imparare a usare nuove piattaforme, ma di tenere gli occhi sempre aperti su quello che ci succede intorno. Jonah Berger fa una rassegna di storie di prodotti di successo e spiega i meccanismi che spingono le persone a fare passaparola. Non è un libro tecnico, ma una carrellata di fatti interessanti che possono diventare anche belle ispirazioni.
- Il mio Instagram. Racconta la tua storia per immagini con stile e creatività, Marta Pavia, Zandegù
In questo manuale ci sono molti consigli pratici per usare Instagram, ma non è la solita guida che promette trucchetti acchiappalike: a Marta Pavia interessa farci ragionare su come vivere i social con personalità, allenandoci a trovare la nostra voce. Fa un discorso importante perché parte da un presupposto fondamentale: raccontarsi è un modo per creare una comunità e condividere significa non parlarsi addosso, ma essere utile ad altre persone.
- From the blog. Scrivi, gestisci e fai crescere un blog professionale o aziendale, Valeria Fioretta, Zandegù
Amo i blog e li considero uno strumento importante per farsi conoscere e allenarsi a scrivere, oltre che per raccontare aziende e prodotti: il manuale di Valeria Fioretta è un’ottima base o un utile ripasso per chi voglia curare al meglio uno spazio online. Dentro ci sono tanti casi di studio e tantissime idee: ho preso un sacco di appunti ed è stato un onore trovare tra i casi virtuosi anche la rubrica Cinque libri (grazie Valeria!).
- Libera il futuro, Mafe de Baggis, Enrico Damiani Editore e Associati
Su questo libro vorrei fare un discorso a parte perché leggerlo mi ha aiutata a far ripartire la testa quando mi sentivo bloccata e a trovare energia nuova: per me è così prezioso che merita un post tutto suo. Spero di scriverlo presto
Letti con Strategie Prenestine
- Viaggio a Echo Spring. Storie di scrittori e alcolismo, Olivia Laing, Il Saggiatore – traduzione di Francesca Mastruzzo e Alessio Pugliese
Le letture migliori che faccio con Strategie Prenestine mi spalancano mondi che mai avrei immaginato: con questo libro a metà tra saggio e memoir mi sono fatta un sacco di domande sul legame tra arte e dipendenza e ho scoperto tante storie dietro autori che amo molto come John Cheever e Francis Scott Fitzgerarld. Adesso c’è Città sola che mi chiama con insistenza e io temporeggio solo perché so già che potrei commuovermi ancora e sprofondare ancora di più nel tunnel dell’innamoramento per la sua autrice (già vorrei teletrasportarmi a casa sua, ehm).
- Solo un ragazzo, Elena Varvello, Einaudi
La vita felice è stato un vero colpo di fulmine, uno dei libri che non mi stanco mai di consigliare e regalare: qui ho ritrovato la bravura di Elena Varvello nel raccontare le vite e i luoghi e di tirare dentro chi legge con una forza che non vedo così spesso altrove. Sono arrivata alla fine in modo febbrile, con l’urgenza di scoprire dove mi avrebbe portata questo libro: tra un capitolo e l’altro mi ha dato vari schiaffi, mi ha incrinato il cuore e mi ha fatto provare un’empatia fortissima e un tifo disperato per tutti i suoi personaggi.
Con questo romanzo abbiamo inaugurato i Quaderni Prenestini, una catena di lettura in cui condividiamo le nostre impressioni e le appuntiamo per raccoglierle e farle avere all’autrice. La catena è ancora in corso, poi faremo insieme un incontro su Zoom (e io già non vedo l’ora).
E i libri più belli dell’anno?
Arrivano, arrivano. Intanto nel 2019 è andata così.
(Foto: Raphael Ferraz – Unsplash)
1 Commento
Carlotta
2 Gennaio 2021 at 15:13Che belle letture!
Contagioso ce l’ho nell’ereader da eoni: devo leggerlo presto.
Abbiamo sempre vissuto nel castello l’avevo già addocchiato. Adesso lo metto in lista.
Quanto ai manuali di Zandegù molto apprezzato quello di Marta su instagram e quello sui blog devo ancora leggerlo.
Libera il futuro è lì che mi sussurra dall’ereader :D
Insomma un sacco da leggere!