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Scoperte

Cose che ho scoperto nel 2022 grazie a Basilico

un gruppo di scatole di latta vintage

Anche il 2022 è stato un anno pieno di tesori: doverne raccontare uno al mese per Basilico è stato un allenamento per tenere i riflessi pronti e scovarne sempre di nuovi.

Ho pensato di inaugurare una nuova tradizione: ogni anno raccolgo le mie scoperte anche qui sul blog, divise in categorie per consultarle meglio: poi mi dici qual è la tua preferita?

Progetti

  • Per anni il blog di cinema di Francesco Chignola è stato una delle mie letture preferite: i suoi Friday Prejudice mi aiutavano a orientarmi e a evitare clamorosi film pacco, il tutto facendomi ridere sempre moltissimo. Finalmente questo progetto è tornato, in versione canale Telegram: le pagelle di Friday Prejudice Reloaded escono una volta a settimana e sono divertenti proprio come me le ricordavo (di Francesco Chignola consiglio anche un altro tesoroquesto profilo, pieno di storie del mondo del cinema scritte benissimo);
  • la onlus Rainbow for Africa, scoperta grazie a Eloisa Franchi: tra le iniziative portate avanti nel 2021 c’è un ospedale mobile partito per dare supporto sanitario alle persone scappate dall’UcrainaHo fatto una donazione, una goccia piccolissima che però mi ha fatta sentire meno impotente, almeno per un po’;
  • APRI è un progetto geniale, scoperto grazie a un regalo della mia amica Mara Famularo: si riceve una busta che contiene un racconto epistolare autoconclusivo firmato da autrici e autori che cambiano sempre. Insieme alla lettera possono arrivare altre cose: biglietti, fotografie, piccoli oggetti, cartoline di qualsiasi epoca o latitudine. La storia inizia già dalla busta, sigillata e curata in ogni sua parte: per me non è stato facile romperla, ma poi dentro ci ho trovato un mondo intero.

Creatività

  • Il video corso Quaderno creativo mi ha aiutata a non annegare dentro giornate che scappavano via troppo veloci: non smetterò mai di ringraziare Valina per avermelo regalato al momento giusto. Dopo aver visto la prima lezione ho deciso di prendere un appuntamento con me stessa per stare in mezzo alla carta, alla colla e ai pennarelli, per costruire le mie pagine. Non solo: ho rivoluzionato la scrivania, ho deciso di circondarmi di illustrazioni e foto belle e ho inaugurato una scatola dei ritagli dove conservo tutto quello che voglio attaccare e ricordare;
  • un’abitudine bellissima scoperta nella famosa newsletter di Ann Friedman: lei copia e incolla citazioni sulle note del telefono, poi a fine dicembre rilegge tutto per capire cosa l’ha colpita e per mettere a fuoco meglio il filo rosso che tiene insieme i mesi appena trascorsi. Sono frasi salvate da canzoni, altre newsletter, articoli: è una fotografia dell’anno fatta delle parole di altre persone. Voglio fare la stessa cosa nel 2023.

Ascolti

  • Quando Miriam Lepore mi ha detto che avrebbe scritto e condotto un podcast sulla genitorialità per Uppa sono stata molto felice per lei e anche un po’ per me, perché sapevo che avrei potuto usare il supportare un’amica come scusa per ascoltarlo senza paragonarmi tutto il tempo a gente diversa da me. Gli episodi della prima stagione affrontano e provano a risolvere problemi di tutti i tipi, ma hanno un filo conduttore comune: dei genitori che scoprono che ce la possono fare, che si possono trovare soluzioni guardando e ascoltando con più attenzione la persona che stai aiutando a crescere;
  • Tiresia, il podcast sulla letteratura queer ideato da Silvia Pelizzari e prodotto da Emons Record: otto puntate che raccontano la vita e la scrittura di otto autori e autrici che ci cambiano lo sguardo: da Christopher Isherwood a Jeannette Winterson, da Pedro Lemebel a Carmen Maria Machado, viene fuori una lunga lista di titoli per costruirsi una mappa, iniziare a esplorare e approfondire

Letture

  • Passaggio in ombra di Mariateresa Di Lascia l’ho trovato sulla Bancarella del Professore, non so più nemmeno quando. È un’edizione I Narratori Feltrinelli di settembre 1995, l’undicesima ristampa. All’epoca non lo conoscevo, non sapevo che avesse vinto il Premio Strega, ma in un certo senso mi chiamava. Ho iniziato a leggerlo qualche mese fa e poi l’ho messo da parte, attirata forse da libri più veloci. Ci voleva questo articolo di Alessia Ragno per farmi decidere di dedicargli finalmente la giusta attenzione, perché va in profondità nell’opera e nella vita dell’autrice e fa venire voglia di immergersi nel romanzo senza altri rumori in sottofondo;
  • Maria Lo Conti scrive benissimo e non lo dico solo io, lo dicono anche i premi che ha ricevuto. Ci conosciamo da tanti anni e il libri e le parole sono sempre stati un filo rosso che ci ha tenute legate a volte spalla a spalla, a volte da lontano. Adesso quel filo si tende da Roma alla Sicilia, ma c’è ancora, è forte e a volte brilla. Nato due volte è il racconto in tre puntate di un’esperienza che ricorda qualcosa che conosco, momenti che mi ha fatto bene rivivere con gli occhi di un’altra persona;
  • Con CIAOMONDO Licia Florio disegna un metodo per bilanciare mente e corpo fatto di cinque pezzi interconnessi: respiro, movimento, meditazione, creatività e condivisione. Ogni capitolo si apre con una confessione personale, poi l’autrice intervista professionalità del mondo dello sport, del benessere, dell’arte e della nutrizione per approfondire approcci diversi, ma sempre legati da un filo rosso: fare attenzione allo spazio che occupiamo nel mondo per prenderci cura di noi e vivere con consapevolezza. E poi ci sono tanti esercizi per scuotersi dal torpore e ricominciare ad ascoltarsi;
  • Come non fare niente. Resistere all’economia dell’attenzione di Jenny Odell, tradotto da Cristina Volpi per Hoepli. Come si fa quando le nostre timeline ci bombardano con i desideri delle merci più disparate? E che succede quando spendiamo tutte le energie nel trasformare in tempo reale i nostri gusti e le nostre giornate in contenuti scintillanti per stupire chi ci segue e alimentare la narrazione del nostro brand personale? Secondo Jenny Odell l’alternativa è allenare un’attenzione diversa, concreta, politica: volgere il nostro sguardo all’esterno, concentrandoci su tutto quello che non è immateriale, ma presente, vivo.

Ciao 2023, mi raccomando: fammi scoprire altri spunti bellissimi.

(Immagine: Clem OnojeghuoUnsplash)

1 Commento

  • pollywantsacracker
    4 Gennaio 2023 at 13:41

    Tutte fighissime, ma da maniaca dell’introspezione mi segno quella di Friedman e comincio oggi :)
    Grazie!

    Reply

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