(Mentre batto freneticamente le dita sulla tastiera del telefono una mattina qualunque sul tram numero 2)
(Mentre batto freneticamente le dita sulla tastiera del telefono una mattina qualunque sul tram numero 2)
Settembre e le cose che finiscono. Giorni bellissimi, un sorriso paralizzato sulla faccia e un pensiero ricorrente — tutto questo è incredibile ma non svegliatemi — e ansia e dita incrociate e lacrime. Molte lacrime e molta adrenalina.
Ci sono cose che chiedono di essere fermate da qualche parte e invece no, io vivo e le mastico e non lascio tracce nemmeno quando una vocina nella testa suggerisce prima o poi vorrai un album di ricordi da sfogliare,…
[Ho comprato questo posto perché l'altro non mi piaceva, perché è finito il tempo delle lagne e dei cerchietti, perché sono specializzata nel tagliare i ponti, perché vita nuova blog nuovo, per cambiare tutto e lasciare tutto uguale. Eppure.]
Ci sono i libri e ci sono io. E le Converse rosse e la frangetta e certe canzoni che mi fanno venire voglia di ballare alla fermata del tram.