Il 2020 è stato un anno che mi ha portato via molte certezze: anche la lettura è scomparsa per un po', quando tutto mi sembrava talmente assurdo e inaspettato che riuscivo a concentrarmi solo sul bollettino delle 18 della Protezione…
Il 2020 è stato un anno che mi ha portato via molte certezze: anche la lettura è scomparsa per un po', quando tutto mi sembrava talmente assurdo e inaspettato che riuscivo a concentrarmi solo sul bollettino delle 18 della Protezione…
Il 2019 è stato pieno di colpi di fulmine: ho letto in modo spensierato, in pausa maternità fino a luglio (e quindi fuori dal mondo editoriale), gustandomi i libri in libertà assoluta. È stato bellissimo.
Stamattina sono arrivata in ufficio con una faccia stravolta. Sul tram ho iniziato Lacci di Domenico Starnone e quando sono scesa alla mia fermata mi mancavano solo trenta pagine.
Non voglio chiedere a tua madre, non so bene perché, forse mi vergognerei un po' se credesse che ci penso ancora, o qualcosa del genere. Forse non è nemmeno questo, forse semplicemente ci sono delle risposte che non ho voglia…